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2616276 EMC - Medicina Riabilitativa 2013 7 Pages PDF
Abstract
Questo articolo deve permettere al rieducatore di scegliere al meglio, nel suo ventaglio tecnico, i gesti terapeutici adeguati alla gestione della regione dell'anca, quando questa è operata, senza declinare tutte le situazioni possibili, ma restando molto regionale. «Si rieduca una regione, ci si adatta alla patologia». Sia in traumatologia che in reumatologia operata, nel centro di riabilitazione o nello studio, l'anca rappresenta ancora una certa percentuale di pazienti, anche se le artroplastiche di prima intenzione non richiedono più interventi fisioterapici. Le fratture complesse dell'anca e del bacino, le artroplastiche su malformazioni congenite dell'anca, le desartrodesi e le riprese offrono, al contrario, dei quadri che richiedono una riabilitazione a volte lunga e attenta. I rischi di dolori residui, di deficit articolari, di deprogrammazione neuromotoria, di disturbi morfostatici e morfodinamici, di zoppie e di disturbi funzionali (nel vestirsi e nel lavarsi) ci obbligano a utilizzare un massimo di tecnicità per migliorare il risultato finale e per accelerare il processo di guarigione. Come sempre in traumatologia e in reumatologia, i principi e i tempi ci sono dettati dal corpo medicochirurgico, ma la tecnica ci appartiene e spetta a noi dimostrare senza interruzione curiosità per farla progredire grazie alla diversità delle situazioni di fronte alle quali ci troviamo. Non si tratta in alcun caso di proporre delle ricette, ma di tentare di sviluppare un buon senso che si basi su delle realtà biomeccaniche che, arricchendosi esse stesse, arricchiscono il nostro modo di lavorare.
Keywords
Related Topics
Health Sciences Medicine and Dentistry Orthopedics, Sports Medicine and Rehabilitation
Authors
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