Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
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2617385 | EMC - Medicina Riabilitativa | 2012 | 10 Pages |
Abstract
Questo articolo è un aggiornamento della gestione fisioterapica delle ligamentoplastiche del legamento crociato posteriore, più rare e, quindi, meno note di quelle del legamento crociato anteriore. Dopo un richiamo anatomofisiologico e patomeccanico, presentiamo un richiamo delle diverse tecniche chirurgiche e delle prescrizioni postoperatorie volte a proteggere il neolegamento, cosa che condizionerà il nostro intervento rieducativo. La rieducazione è, allora, classicamente divisa in quattro fasi, con, come obiettivo principale, una stabilità ritrovata, che passa per l'analgesia, un rinforzo muscolare e una riprogrammazione neuromotoria che ne sono le garanzie, e ciò benché la popolazione coinvolta non provenga sistematicamente dal mondo dello sport, ma, piuttosto, dagli incidenti stradali. Le prime due fasi sono poste sotto il principio della precauzione, con il rispetto delle direttive specifiche o generali che inquadrano l'azione terapeutica. Non riprodurre le lassità preoperatorie, migliorando al tempo stesso le possibilità articolari, muscolari e sensitivomotorie del paziente, è la sfida che ci si offre. à soprattutto questo inizio di trattamento che caratterizza la gestione di questa patologia, mentre il lavoro muscolare e propriocettivo dei tempi successivi perde la sua specificità . I risultati sono spesso meno spettacolari che per il crociato anteriore, ma ricordiamo che noi non ci indirizziamo alla stessa popolazione e che queste rotture del legamento posteriore sono, in genere, associate ad altre lesioni che hanno ritardato la diagnosi e, quindi, l'intervento chirurgico.
Keywords
Related Topics
Health Sciences
Medicine and Dentistry
Orthopedics, Sports Medicine and Rehabilitation
Authors
H. (Cadre de santé), J.-L. (moniteur-cadre de masso-kinésithérapie, formateur),