Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
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2617410 | EMC - Medicina Riabilitativa | 2014 | 19 Pages |
Abstract
L'amputazione di un arto superiore, a causa della sua origine principalmente traumatica, rappresenta solo una parte molto modesta dell'insieme delle amputazioni. Le protesi mioelettriche o mioelettroniche sono attualmente le più impiegate e sono descritte succintamente. La rieducazione (che si estende su due mesi nei casi più semplici) è totalmente differente da quella dell'amputazione dell'arto inferiore: nel primo caso il paziente è giovane e traumatico, mentre nell'altro è anziano e con patologie multiple. Essa, inoltre, è basata su un notevole tempo di rieducazione nella giornata (8-10 ore al giorno). La gestione, basata sui bilanci, in particolare mioelettrici e di qualità muscolare, si declina in tre parti: la rieducazione preprotesica, dove l'aspetto psicologico, la rieducazione ortopedica e il lavoro in vista dell'apparecchiatura sono i tre obiettivi essenziali, la rieducazione con protesi, in tre fasi, basata sull'acquisizione di una robusta base tecnica, non omettendo lo sviluppo della «sensibilità » e della «velocità » con la protesi, e la riabilitazione, dove il paziente deve mettere in pratica le sue acquisizioni nella vita quotidiana e professionale, nella conduzione di automobili e nella pratica sportiva. Le ultime due parti sono basate sulla pedagogia per obiettivi, che permette di perfezionare la rieducazione e la riabilitazione assicurando un follow-up preciso del paziente e una tenuta perfetta della sua cartella. Questa protesi di arto superiore, vista come un'eccellente «morsa sofisticata portatile» e non come una mano, cosa che non sarà mai, e un'equipe ristretta e coesa, con il medico, il protesista e i rieducatori, che deve dimostrare disponibilità , entusiasmo ed esigenza, permettono di stipulare un contratto morale molto positivo con il paziente.
Keywords
Related Topics
Health Sciences
Medicine and Dentistry
Orthopedics, Sports Medicine and Rehabilitation
Authors
F. (Cadre rééducateur supérieur), J.-C. (Médecin MPR), P. (Chef du pôle appareillage), M. (Kinésithérapeute), T. (Kinésithérapeute), M. (Kinésithérapeute), et collaborateurs et collaborateurs,