Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
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2617411 | EMC - Medicina Riabilitativa | 2014 | 9 Pages |
Abstract
La gestione e la rieducazione delle lesioni nervose periferiche richiedono una stretta collaborazione tra chirurgo e rieducatore, entrambi specializzati, l'uno in microchirurgia e l'altro in rieducazione sensitivomotoria. Sul piano chirurgico, le lesioni dei nervi periferici devono essere riparate sotto ingrandimento ottico, o con sutura diretta o con trapianto o guida di ricrescita nervosa. Un'immobilizzazione dopo la riparazione chirurgica è raccomandata per tre settimane. La valutazione interessa soprattutto la sensibilità e la motilità . Per la sensibilità , si ricercano i territori ipo- o disestesici e se ne definisce il deficit, in particolare con dei test di discriminazione. Per la motilità , si ricercano i muscoli colpiti e se ne quantifica il deficit con una quotazione muscolare evolutiva. Sul piano della rieducazione, il mantenimento del trofismo muscolare e della flessibilità articolare è il primo obiettivo. Secondariamente, la rieducazione diviene più complessa e si intensifica in funzione dei progressi sensitivi e motori, fino al momento del reinserimento. L'ideale è il ritorno allo stato precedente. Quando non è possibile, si fa di tutto per recuperare un'attività professionale compatibile con le nuove attitudini del paziente. La prognosi è, di solito, buona, ma esistono spesso delle sequele funzionali sensitive e/o motorie di cui si deve tenere conto per realizzare un reinserimento socioprofessionale ottimale.
Keywords
Related Topics
Health Sciences
Medicine and Dentistry
Orthopedics, Sports Medicine and Rehabilitation
Authors
L. Noël, P. Liverneaux,