Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
---|---|---|---|---|
2617854 | EMC - Medicina Riabilitativa | 2011 | 10 Pages |
Abstract
Le contratture muscolari corrispondono a una contrazione più o meno duratura e involontaria di uno o più muscoli, accompagnata da rigidità e resistente alla mobilizzazione passiva a causa della fibrosi muscolare. La fisiopatologia delle contratture si raggruppa in tre tipi: antalgiche e compensatrici, dove la contrattura riduce il dolore, algiche, dove il dolore crea la contrattura, e analgiche, che corrispondono a diversi tipi di contratture, principalmente alle retrazioni. Dal punto di vista semeiologico, le contratture si dividono in due gruppi: le contratture transitorie di insorgenza varia, irregolari (crampi), da sforzo (blocchi metabolici, malattia di Brody, ipertermia da sforzo) e perianestetiche (ipertermia maligna), di origine locale, osteoarticolare o muscolare, e le contratture progressive o croniche con le sindromi di iperattività centrale (uomo rigido) o periferica (neuromiotonia), le retrazioni iniziali (malattia di Emery-Dreifuss, malattia del collagene VI e colonna cervicale rigida, in particolare) e le retrazioni secondarie (distrofie muscolari progressive). Rimangono, infine, le contratture neurologiche (spasticità , tetano, disturbi somatoformi) e delle forme diverse di meccanismo incerto. Sono menzionati anche alcuni principi terapeutici.
Related Topics
Health Sciences
Medicine and Dentistry
Orthopedics, Sports Medicine and Rehabilitation
Authors
G. (Membre de l'Académie nationale de médecine),