Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
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2617939 | EMC - Medicina Riabilitativa | 2009 | 14 Pages |
Abstract
Sia che preceda, accompagni o segua un trattamento medico o un gesto chirurgico, la rieducazione dell'arteriopatia degli arti inferiori è benefica. I suoi primi obiettivi sono quelli di attenuare l'impatto dei diversi fattori di rischio, di vincere l'apprensione dell'arteriopatia. Il suo contenuto dipende dalla differenziazione tra ischemia da sforzo e ischemia da riposo. Semplice, rapida e facile, questa differenziazione viene fatta a partire dall'osservazione della decolorazione dei tessuti periferici. Nell'ischemia da sforzo, oggetto principale della rieducazione è il recupero - realistico - del cammino o delle attività quotidiane di base. Nell'ischemia a riposo, con o senza ulcera, il protocollo si concentra sulla lotta contro l'edema e il recupero delle mobilità articolare. Le restrizioni della rieducazione riguardano essenzialmente l'estensione della malattia ad altri territori. Il criterio principale della sua efficacia è il miglioramento del perimetro del cammino (lunghezza del percorso, PC), che viene determinato periodicamente, con o senza tapis roulant, con o senza misurazione delle pressioni sistoliche alla caviglia, con o senza registrazione dei tracciati velocimetrici delle arterie tibiali.
Keywords
Related Topics
Health Sciences
Medicine and Dentistry
Orthopedics, Sports Medicine and Rehabilitation
Authors
S. (Chargé de cours, invité de l'université catholique de Louvain, docteur en kinésithérapie), C. (Chargé de cours de l'université libre de Bruxelles, licencié en kinésithérapie), J.-C. (Massokinésithérapeute),