Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
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2756874 | EMC - Anestesia-Rianimazione | 2010 | 11 Pages |
Abstract
La trasfusione massiva è responsabile di molte complicanze, in particolare dei disturbi dell'emostasi, che differiscono a seconda del contesto di insorgenza dell'emorragia. Nella chirurgia la coagulopatia è soprattutto in relazione con la diluizione, prima dei fattori della coagulazione, quindi delle piastrine. In traumatologia la coagulopatia è avviata dallo shock, dall'acidosi, dall'ipotermia e dall'attrito tissutale; la diluizione interviene in seguito. Le complicanze respiratorie sono in rapporto con un sovraccarico volemico o con un conflitto immunologico che induce una TRALI (transfusion-related acute lung injury). La strategia trasfusionale è stabilita in funzione del contesto clinico e dei risultati degli esami della coagulazione. Le soglie trasfusionali raccomandate per il plasma e per le piastrine sono rispettivamente un tempo di Quick e un tempo di tromboplastina attivata superiori 1,5 e 1,8 volte rispetto alla norma e un tasso di piastrine inferiore a 50 giga (G)/l. La lotta contro l'ipotermia è fondamentale: essa passa attraverso il riscaldamento del paziente e dei prodotti trasfusi. Un precoce impiego più ampio di plasma fresco potrebbe ridurre la mortalità dei traumatizzati.
Related Topics
Health Sciences
Medicine and Dentistry
Anesthesiology and Pain Medicine
Authors
G. (Maître de conférences des Universités, praticien hospitalier), C. (Praticien hospitalier), P.-M. (Professeur des Universités, praticien hospitalier),