Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
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2756894 | EMC - Anestesia-Rianimazione | 2015 | 7 Pages |
Abstract
La profilassi della malattia tromboembolica venosa nei pazienti ricoverati per una patologia acuta grave ha utilizzato, con successo ma senza modificazione della mortalità , essenzialmente un'eparina di basso peso molecolare (EBPM) o il pentasaccaride (fondaparinux). La strategia attualmente consigliata dalle società scientifiche si basa sull'utilizzo di un punteggio di rischio tromboembolico associato a un punteggio di predizione del rischio emorragico. Un piccolo numero di situazioni cliniche (cancro, trombofilia, accidente vascolare cerebrale, lunghi viaggi, ricovero in un'unità di terapia intensiva, ecc.) è oggetto di una proposta di atteggiamento preventivo in funzione del livello di rischio. Complessivamente, malgrado importanti progressi, la tromboprofilassi nei pazienti ricoverati in ambiente medico non giunge a un consenso. Vi è la tendenza a ridurre la durata del trattamento rispetto alle strategie più antiche. La tromboprofilassi non deve essere utilizzata sistematicamente, ma deve essere decisa in funzione dei punteggi validati prospetticamente.
Keywords
Related Topics
Health Sciences
Medicine and Dentistry
Anesthesiology and Pain Medicine
Authors
M.-M. Samama, S. Combe,