Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
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2756945 | EMC - Anestesia-Rianimazione | 2014 | 16 Pages |
Abstract
In Francia, al 1o gennaio 2012, circa 5,8 milioni di persone avevano un'età di 75 anni e più. L'invecchiamento si accompagna a una riduzione progressiva delle riserve funzionali dei principali organi. A ciò si aggiungono le malattie croniche, cardiovascolari, respiratorie, neurologiche e osteoarticolari. La visita anestesiologica ha, come principali obiettivi, la valutazione delle riserve funzionali, soprattutto cardiovascolari e respiratorie, delle funzioni cognitive e del grado di autonomia del soggetto anziano. La scelta della tecnica anestesiologica, anestesia generale o anestesia locoregionale, dipende dal paziente e dal tipo di chirurgia. L'installazione sul tavolo operatorio deve evitare le lesioni da compressione e da stiramento dei nervi, delle articolazioni e del rivestimento cutaneo. Le alterazioni farmacocinetiche e farmacodinamiche richiedono una riduzione delle dosi di bolo e di perfusione continua e un distanziamento delle reiniezioni degli agenti anestetici. Le complicanze postoperatorie sono più frequenti e più gravi, dominate dalle complicanze cardiovascolari, respiratorie e neurologiche. La confusione mentale (delirium) è una complicanza postoperatoria comune. Il controllo dei fattori scatenanti può ridurne la frequenza di comparsa. La disfunzione cognitiva postoperatoria (DCPO) è osservata anche dopo interventi minori. Essa regredisce in alcune settimane, salvo nel caso di interventi maggiori (chirurgia cardiaca), dove persiste dai tre ai sei mesi. Il trattamento del dolore postoperatorio, spesso insufficientemente gestito, richiede una valutazione adattata al soggetto anziano, una formazione del personale infermieristico e l'applicazione di protocolli specifici per il soggetto anziano.
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Health Sciences
Medicine and Dentistry
Anesthesiology and Pain Medicine
Authors
J.-P. (Professeur honoraire anesthésie-réanimation),