Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
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2756994 | EMC - Anestesia-Rianimazione | 2007 | 25 Pages |
Abstract
Lo sviluppo e il miglioramento delle tecniche hanno fatto oggi della nutrizione parenterale uno dei rimedi terapeutici essenziali di molti stati patologici, capace di mantenere o di ristabilire l'equilibrio nutrizionale quando l'alimentazione orale e la nutrizione enterale non sono possibili. I substrati glucidici, lipidici e proteici sono disponibili sotto varie forme galeniche, ben tollerate dall'organismo; il loro metabolismo dopo infusione endovenosa (e.v.) è simile a quello dei nutrienti somministrati per via orale. Minerali, oligoelementi e vitamine sono il complemento indispensabile di ogni nutrizione parenterale. Peraltro, alcuni nuovi substrati proteici e lipidici e alcuni micronutrienti possono, oltre al loro impatto strettamente nutritivo, modificare in modo notevole le difese immunitarie e antiossidanti e rivestire così un ruolo diretto sulla prognosi di numerose patologie acute. Sul piano pratico, le miscele ternarie in sacca consentono di ottimizzare e semplificare la nutrizione parenterale e le garantiscono una più alta sicurezza. La realizzazione di una nutrizione parenterale suppone che siano fin dall'inizio stabiliti i fabbisogni nutrizionali del soggetto, variabili in funzione del suo metabolismo a riposo (peso, dimensioni, sesso) e delle condizioni patologiche. La scelta della via venosa dipende dall'osmolarità dei soluti da infondere e dalla durata della nutrizione parenterale. La sorveglianza clinica e laboratoristica è essenziale per limitare il rischio di complicanze, soprattutto settiche, metaboliche ed epatobiliari.
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Health Sciences
Medicine and Dentistry
Anesthesiology and Pain Medicine
Authors
P. (Professeur des Universités, praticien hospitalier), C. (Praticien hospitalier), M. (Praticien attaché), J. (Professeur honoraire des Universités), G. (Professeur honoraire des Universités),