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2756994 EMC - Anestesia-Rianimazione 2007 25 Pages PDF
Abstract
Lo sviluppo e il miglioramento delle tecniche hanno fatto oggi della nutrizione parenterale uno dei rimedi terapeutici essenziali di molti stati patologici, capace di mantenere o di ristabilire l'equilibrio nutrizionale quando l'alimentazione orale e la nutrizione enterale non sono possibili. I substrati glucidici, lipidici e proteici sono disponibili sotto varie forme galeniche, ben tollerate dall'organismo; il loro metabolismo dopo infusione endovenosa (e.v.) è simile a quello dei nutrienti somministrati per via orale. Minerali, oligoelementi e vitamine sono il complemento indispensabile di ogni nutrizione parenterale. Peraltro, alcuni nuovi substrati proteici e lipidici e alcuni micronutrienti possono, oltre al loro impatto strettamente nutritivo, modificare in modo notevole le difese immunitarie e antiossidanti e rivestire così un ruolo diretto sulla prognosi di numerose patologie acute. Sul piano pratico, le miscele ternarie in sacca consentono di ottimizzare e semplificare la nutrizione parenterale e le garantiscono una più alta sicurezza. La realizzazione di una nutrizione parenterale suppone che siano fin dall'inizio stabiliti i fabbisogni nutrizionali del soggetto, variabili in funzione del suo metabolismo a riposo (peso, dimensioni, sesso) e delle condizioni patologiche. La scelta della via venosa dipende dall'osmolarità dei soluti da infondere e dalla durata della nutrizione parenterale. La sorveglianza clinica e laboratoristica è essenziale per limitare il rischio di complicanze, soprattutto settiche, metaboliche ed epatobiliari.
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Health Sciences Medicine and Dentistry Anesthesiology and Pain Medicine
Authors
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