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2757054 EMC - Anestesia-Rianimazione 2009 12 Pages PDF
Abstract
Lo sviluppo di un'infezione in un paziente di rianimazione è un elemento di gravità associato a una mortalità aumentata. Il ritardo di somministrazione di un trattamento antibiotico efficace è un elemento di prognosi sfavorevole. Un quadro di infezione con degradazione clinica veloce, una minaccia a breve termine per la prognosi quoad vitam, i terreni a rischio particolare, alcuni siti infettivi o la comparsa di insufficienza multiorgano sono indicazioni a una terapia antibiotica probabilistica in urgenza. L'antibioticoterapia probabilista deve prendere in considerazione i batteri comuni e l'ecologia delle resistenze locali. La terapia deve essere rapidamente attiva perché un'antibioticoterapia probabilistica inadeguata o ritardata è associata a un aumento della mortalità. La scelta terapeutica è orientata dall'esame diretto dei prelievi batteriologici. Gli elementi legati al paziente e al suo ambiente permettono di indirizzare l'antibioticoterapia probabilistica verso una flora batterica di tipo comunitario o nosocomiale. Il rischio di batteri multiresistenti è fortemente aumentato in caso di infezione nosocomiale. L'interesse di una associazione antibiotica è essenzialmente l'ampliamento dello spettro antibatterico. La farmacocinetica degli antibiotici nei pazienti di rianimazione è molto alterata, giustificando l'uso di dosi elevate per ottenere concentrazioni efficaci nel sito infettivo e un monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche degli antibiotici. Dopo aver ricevuto i risultati batteriologici è indispensabile ritornare all'antibioticoterapia efficace più semplice possibile. Vengono presentate qui le recenti raccomandazioni per le infezioni più frequenti in rianimazione.
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Health Sciences Medicine and Dentistry Anesthesiology and Pain Medicine
Authors
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