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2911502 EMC - Tecniche Chirurgiche Torace 2009 12 Pages PDF
Abstract
Il prelievo polmonare, che inizia con l'accettazione dell'organo e termina immediatamente prima dell'impianto nel ricevente, implica una successione di tappe ciascuna delle quali gioca un ruolo importante nell'ottica del successo del trapianto sia a breve sia a lungo termine. I prelievi sono soprattutto da donatori cadaveri ma, in qualche caso molto selezionato, sono possibili prelievi lobari da donatori viventi. Altre branche di ricerca si orientano attualmente verso donatori a cuore non battente, permettendo di sperare in un maggior numero di innesti. L'appaiamento tra donatore e ricevente, che si fonda essenzialmente su parametri quali la compatibilità immunologica e il grado di urgenza, comprende anche la qualità dell'organo scelto, che può essere ottimale o meno quando prelevati da donatori limite. L'equipe che si occupa del prelievo gioca un ruolo essenziale nell'accettazione definitiva dell'organo mediante esame in situ del polmone, nella coordinazione con l'equipe che effettuerà il trapianto e per l'aspetto tecnico chirurgico del prelievo (preservazione e dissezione del mediastino). La qualità della conservazione è legata a una ipotermia stabile che inizia con la perfusione di soluzione elettrolitica extracellulare raffreddata, un'insufflazione moderata dell'organo senza iperossia e un breve periodo di ischemia fredda che consentono di ridurre il rischio di edema da riperfusione e alcune disfunzioni primarie dell'organo. La collaborazione delle equipe che lavorano sul donatore ha in questo tutta la sua importanza.
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Authors
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