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3049303 EMC - Neurologia 2016 9 Pages PDF
Abstract
L'incidenza degli accidenti vascolari cerebrali (AVC) del soggetto giovane è aumentata nel corso degli ultimi 20 anni, cosa che potrebbe essere collegata al consumo di sostanze illecite. In questa fascia d'età, le angiopatie cerebrali tossiche possono rappresentare una causa di infarto cerebrale. L'uso di droghe illecite (come cocaina, anfetamine e simili o cannabis) o di farmaci potenzialmente vasocostrittori (decongestionanti nasali o inibitori del reuptake della serotonina) può causare una tossicità vascolare cerebrale e indurre un'angiopatia intracranica. Le conseguenze di questa angiopatia possono essere un'ischemia o un'emorragia cerebrale, a seconda delle droghe utilizzate. Il legame tra il consumo di una droga o di un farmaco e l'insorgenza di un accidente vascolare cerebrale è spesso suggerito da un legame temporale: la sostanza tossica era stata consumata prima o nel corso dell'insorgenza dei sintomi neurologici. I principali meccanismi coinvolti nell'insorgenza di un accidente vascolare cerebrale nel consumatore di sostanze tossiche possono essere una vasocostrizione reversibile, un vasospasmo e una vasculite, ma anche un'origine cardioembolica o una rottura di una malformazione vascolare per una puntata ipertensiva. La realizzazione sistematica di una diagnostica per immagini arteriosa cerebrale si impone prima di ogni AVC recente che insorge nel soggetto giovane, alla ricerca di anomalie delle arterie intracerebrali. In caso di anomalie arteriose iniziali, un controllo della diagnostica per immagini entro tre mesi dall'evento neurovascolare si impone per valutare il loro carattere reversibile o meno. Prima di concludere per un'origine tossica di un accidente vascolare cerebrale, occorre, in linea di principio, aver eliminato preventivamente un'altra causa.
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