Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
---|---|---|---|---|
3049346 | EMC - Neurologia | 2014 | 17 Pages |
Abstract
La classificazione dei tremori adottata è clinica, arricchita dall'esperienza acquisita dagli autori con l'aiuto dell'elettromiografia poligrafica di superficie. Noi precisiamo il termine di azione che ricopre due sensi: quello di attività muscolare, nel qual caso tutti i tremori che non sono a riposo sono di azione, e quello che significa movimento; il termine di azione si applica, allora, ai tremori prossimali di grande ampiezza. à necessaria l'analisi della localizzazione segmentaria del tremore all'arto superiore. I tremori di localizzazione distale sono rapidi e si osservano generalmente nella postura mantenuta, mentre quelli della radice sono ampi e lenti e si manifestano nel movimento e nel gesto intenzionale. Ã, a volte, difficile distinguere tra i tremori di azione e le oscillazioni cerebellari di adattamento su un bersaglio, che aumentano con la velocità del movimento. Il tremore cerebellare può essere difficile o impossibile da distinguere dal tremore di Holmes. All'interno di ogni categoria clinica, tremori a riposo, posturali e di azione, sono discusse le eziologie. Il tremore parkinsoniano è opposto al tremore essenziale. Sono sviluppate alcune entità come il tremore di utilizzo strumentale, il tremore corticale e il tremore ortostatico. A proposito del tremore psicogeno, mostreremo il ruolo della registrazione elettromiografica per raccogliere gli elementi obiettivi di diagnosi positiva e ottenere un documento trasmissibile, che dovrebbe permettere di prendere delle decisioni terapeutiche salde e condivise. Affronteremo, inoltre, la fisiopatologia dei tremori fisiologico, parkinsoniano, essenziale e di Holmes. La storia dei bersagli stereotassici accompagna il cammino delle idee fisiopatologiche.
Keywords
Related Topics
Health Sciences
Medicine and Dentistry
Clinical Neurology
Authors
E. (Professeur des Universités - Praticien Hospitalier en neurophysiologie), C.-P. (Ancien interne des Hôpitaux de Paris),