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3196706 EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei 2013 13 Pages PDF
Abstract
Alla luce della loro maggiore efficacia, è un peccato che i laser ablativi Erbium e soprattutto CO2 siano abbandonati a favore dei laser frazionati, di utilizzo più facile, che li soppiantano sempre di più oggi. Questi laser ablativi impulsionali, il cui bersaglio è l'acqua, distruggono per effetto fototermico, in una singola seduta, in modo perfettamente programmato e riproducibile, la porzione superficiale di cute, epidermide e derma papillare. A ciò si aggiunge, soprattutto per il laser CO2, un danno termico controllato, proporzionale alla neocollagenesi, fattore essenziale del miglioramento. È vero che, con i laser ablativi, è necessaria un'anestesia generale o locoregionale, che i postumi sono più pesanti che con i laser frazionati e che il rischio di complicanze è maggiore in caso di errore tecnico. Tuttavia, quando il fotoinvecchiamento, indicazione principale di questi laser ablativi, è molto marcato, i risultati sono ben superiori, soprattutto con il laser CO2, con un effetto tensore che si ottiene in misura molto minore o non si ottiene assolutamente con i laser frazionati. Per le rughe profonde del labbro superiore, questi laser restano insostituibili. In altre indicazioni, quando occorre essere molto destruenti, i risultati sono migliori con questi laser ablativi tradizionali. Essi sono stati utilizzati in molte affezioni acquisite o genetiche. Per alcune di esse, subiscono oggi la concorrenza delle tecniche alternative come la chirurgia e la fototerapia dinamica. Tuttavia, essi restano la tecnica di elezione nel rinofima, negli angiofibromi della sclerosi tuberosa di Bourneville, nei nevi epidermici, in alcuni xantelasmi e nella balanopostite di Zoon e sono sempre validi per le cheratosi multiple, per i carcinomi basocellulari superficiali del volto e per alcune malattie di Bowen.
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Health Sciences Medicine and Dentistry Dermatology
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