Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
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3196751 | EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei | 2008 | 14 Pages |
Abstract
L'aging cutaneo si realizza nel contesto dell'invecchiamento generale. In parte dipende da un processo involutivo intrinseco, tempo-dipendente, che interessa l'intero organismo sino a condurlo alla morte (chronoaging). Per un'altra parte, consegue al decadimento estrinseco, indotto (in modo spesso, differente nei vari distretti) dai fattori ambientali. A sua volta, il chronoaging si realizza per il concorso di fenomeni geneticamente determinati (tra i quali l'attività di dispositivi con funzione antineoplastica che limitano il ricambio cellulare) e del continuo accumulo delle alterazioni biochimiche che sono causate dal normale metabolismo e determinano un graduale logorio di tutti i tessuti. Il principale agente lesivo estrinseco è rappresentato, per la cute, dai raggi ultravioletti: quelli a più alta energia, gli UVB, venendo assorbiti dal DNA delle cellule dell'epidermide, provocano l'eritema solare e, nel lungo periodo, l'insorgenza di neoplasie. I fotoni UVA sono meno aggressivi ma, essendo assai più abbondanti, veicolano, complessivamente, una maggior quantità di energia. Penetrano in profondità fino al derma e, mediante eventi foto-ossidativi che attivano proteasi endogene, divengono i principali responsabili dell'insorgenza dei segni di photoaging: provocano un degrado lentamente progressivo a carico della matrice extracellulare, riducono la sintesi di collagene, generano ammassi di materiale elastosico, compromettono i processi di riparazione.
Keywords
Related Topics
Health Sciences
Medicine and Dentistry
Dermatology
Authors
F. (Docente della Scuola Internazionale di Medicina Estetica), A. (Presidente della Società Italiana di Medicina Estetica, direttore della Scuola Internazionale di Medicina Estetica),