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3196768 EMC - Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei 2010 12 Pages PDF
Abstract
La biostimolazione cutanea è un terapia distrettuale atta a stimolare i fibroblasti a produrre elastina, collagenee, acido ialuronico; a favorire un incremento numerico di tali cellule insieme a un loro riequilibrio metabolico, a rallentare il metabolismo catabolico del collagene (inibendo proteasi e collagenasi), dell'acido ialuronico (inibendo le ialuronidasi), dell'elastina (inibendo le elastasi) e a realizzare un'azione scavenger dei radicali liberi dell'ossigeno. Viene effettuata in particolare nelle zone fotoesposte (viso, collo, decolleté, mani) con lo scopo di rallentare l'invecchiamento cutaneo, di assicurare alla pelle una buona luminosità, una buona elasticità, un buon turgore. Per realizzare una biostimolazione cutanea vengono utilizzati diversi principi attivi quali: la glucosamina solfato, aminozucchero naturalmente presente nell'organismo sotto forma di glucosamina-6-fosfato; il polidessossiribonucleotide, miscela di frazioni di DNA a basso peso molecolare, ottenute da pesce destinato all'alimentazione umana; l'acido ialuronico, carboidrato complesso appartenente alla famiglia dei glucosaminoglicani (GAG), che viene utilizzato a questo scopo in una composizione a basso peso molecolare (600 000/1 000 000 Dalton) non cross-linked, concepito per essere riassorbito in tempi brevi. Di recente, viene inoltre utilizzata una metodica fisica di biostimolazione cutanea (fotobiomodulazione) che consiste in una tecnica di stimolazione cellulare attuata tramite una luce emessa da una sorgente laser a diodi che non emette calore (Light Emitting Diode). L'emissione di luce LED è un approccio essenzialmente nuovo per contrastare il photoaging e si basa sull'emissione di basse quantità di energia atta a ripristinare il collagene.
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