Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
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3236432 | EMC - Urgenze | 2012 | 14 Pages |
Abstract
I traumi gravi del bambino rappresentano un terzo della mortalità infantile e la prima causa di decesso dopo l'età di 1 anno. Un trauma cranico grave è riscontrato nell'80-90% dei bambini traumatizzati gravi; esso è responsabile del 50% dei decessi. L'esperienza dimostra che le migliori possibilità di sopravvivenza sono ottenute quando questi pazienti beneficiano di cure ottimali nelle prime ore che seguono l'incidente. La gestione di un bambino politraumatizzato comprende la valutazione e il trattamento dei distress vitali immediati. Il distress ventilatorio è frequente, e l'intubazione orotracheale ha ampie indicazioni. Lo shock emorragico è la principale causa di distress circolatorio. Il suo trattamento passa per il controllo delle emorragie esteriorizzate e per il riempimento vascolare associato, se necessario, ai vasocostrittori. Infine, la gestione del distress neurologico associa come minimo il mantenimento di una normossia, di una normocapnia e di una pressione di perfusione cerebrale sufficiente, cioè il mantenimento di una pressione arteriosa sistolica superiore a 70 + [2 Ã (età in anni)] mmHg. La strategia di prescrizione degli esami complementari nel bambino politraumatizzato è simile a quella sviluppata nell'adulto. Il bilancio prescritto mira a ottenere un bilancio lesionale il più preciso possibile senza ritardare il trattamento eziologico. Queste pratiche, attuate precocemente, devono permettere di ridurre la morbilità e la mortalità infantili post-traumatiche. I migliori risultati in termini di sopravvivenza, di morbilità e di mortalità sono ottenuti quando questi pazienti sono trattati in un centro specializzato (trauma center pediatrico).
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Health Sciences
Medicine and Dentistry
Emergency Medicine
Authors
L. (Interne des Hôpitaux de Paris), G. (Professeur des Universités, praticien hospitalier),