Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
---|---|---|---|---|
3236441 | EMC - Urgenze | 2008 | 14 Pages |
Abstract
La trombosi venosa profonda è una malattia frequente la cui gravità è legata alla comparsa di un'embolia polmonare che può essere mortale. Le complicanze tardive non sono trascurabili, poiché sono rappresentate dal rischio di recidiva e dalla comparsa della sindrome post-trombotica. La diagnosi di trombosi venosa profonda è una diagnosi difficile che deve prendere in considerazione i segni clinici, ma anche il contesto clinico e la presenza di fattori di rischio eventualmente reversibili. Un dosaggio dei D-dimeri realizzato in urgenza permette di stabilire una strategia diagnostica dove l'ecodoppler venoso viene eseguito solo in caso di positività di questi ultimi. La principale complicanza della trombosi venosa profonda è l'embolia polmonare, poiché essa mette in gioco la prognosi quoad vitam a breve termine e la possibile evoluzione verso un cuore polmonare cronico a medio e a lungo termine. à quindi necessario mettere in atto un trattamento adatto e tempestivo. Da qualche anno il trattamento di prima scelta è rappresentato dalle eparine a basso peso molecolare. Dal gennaio del 2006 il fondaparinux, pentasaccaride dotato di un'attività anti-Xa pura, ha ottenuto l'autorizzazione di immissione in commercio [NdR: l'autorizzazione di qui si parla qui e nel corpo del testo è quella francese] nel trattamento della trombosi venosa profonda e dell'embolia polmonare. Per queste due molecole, persiste una controindicazione in caso di clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min. Questo trattamento è poi rapidamente sostituito con un anticoagulante orale, le antivitamine K. La durata di questo trattamento resta ancora controversa, ma esiste attualmente un consenso che tiene conto del contesto di insorgenza della trombosi venosa profonda, della presenza di fattori di rischio reversibili, della nozione di trombosi venosa familiare o personale recidivante e della presenza di una trombofilia. Al trattamento farmacologico, non si deve dimenticare di associare la contenzione elastica, sola misura realmente efficace nella prevenzione della sindrome post-trombotica; le misure preventive sui fattori di rischio reversibili e l'educazione del paziente riguardano il trattamento anticoagulante orale.
Related Topics
Health Sciences
Medicine and Dentistry
Emergency Medicine
Authors
D. (Praticien hospitalier daphne), G. (Praticien hospitalier contractuel), N. (Praticien hospitalier attaché), K. (Praticien hospitalier attaché), H. (Professeur),