Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
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3236548 | EMC - Urgenze | 2010 | 9 Pages |
Abstract
Le rotture traumatiche dell'aorta (RTA) sono le lesioni traumatiche dei grossi vasi mediastinici più frequenti. La decelerazione improvvisa svolge un ruolo fondamentale, responsabile di una proiezione anteriore del blocco cuore-aorta ascendente, mentre la parte discendente fissa dell'aorta è trattenuta nel mediastino posteriore. La RTA è, il più delle volte, sospettata in base all'anamnesi (decelerazione improvvisa) e alla radiografia polmonare anteroposteriore (allargamento mediastinico). L'angio-TC e l'ecocardiografia transesofagea (ETE) sono equivalenti in termini di sensibilità e di specificità per la diagnosi delle RTA. In pratica, lo screening si basa attualmente sull'angio-TC. Il dogma dell'intervento chirurgico sistematico e precoce in caso di RTA è sempre più spesso messo in discussione a vantaggio di un intervento differito, specialmente in presenza di una controindicazione alla circolazione extracorporea. In presenza di una RTA possono essere proposte due tecniche chirurgiche: il clampaggio con sutura semplice e l'intervento in circolazione extracorporea. Tuttavia, le tecniche endovascolari assumono un ruolo sempre più rilevante in virtù di una mortalità e di una morbilità molto inferiori rispetto a quelle della chirurgia. L'ETE è in grado di diagnosticare le lesioni minime dell'aorta, non chirurgiche, ma che richiedono una stretta sorveglianza per individuare la comparsa di complicanze come un aneurisma a distanza dal trauma.
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Health Sciences
Medicine and Dentistry
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Authors
B. Vivien, P. Cluzel, B. Riou,