Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
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3287460 | EMC - Tecniche Chirurgiche Addominale | 2008 | 18 Pages |
Abstract
Una fistola rettovaginale può essere definita come una comunicazione tra parete anteriore del retto e faccia posteriore della vagina, al di sopra dell'apparato sfinteriale anale. Il trattamento non può pertanto essere fatto mediante fistolotomia, pena la comparsa di incontinenza anale. Le fistole rettovaginali alte traumatiche comprendono le fistole postchirurgiche, le fistole postostetriche e i traumi non chirurgici. Il loro trattamento è spesso difficile e soggetto a recidiva. Per minimizzare questo rischio è utile confezionare una stomia derivativa per le feci che permette una miglior guarigione postchirurgica locale riducendo la pressione endorettale e riducendo la sepsi endoluminale. Sono state descritte numerosissime tecniche per il trattamento di una fistola rettovaginale alta traumatica e le indicazioni sono funzione della esatta sede del tramite, della causa della fistola, dell'ambiente locale e delle caratteristiche della fistola, con la primo posto il suo calibro. Gli interventi per via bassa comportano la sutura diretta, un lembo di abbassamento rettale o vaginale, la sovrapposizione e le trasposizioni muscolari come il lembo di Martius o la graciloplastica. Gli interventi per via alta o mista comprendono le suture dirette con eventuale interposizione di omento, le rettoplastiche (sempre meno eseguite) e le resezioni rettali.
Keywords
Related Topics
Health Sciences
Medicine and Dentistry
Gastroenterology
Authors
J.-L. (Professeur des Universités - praticien hospitalier), F. (Chef de clinique-assistant), R. (Chirurgien), M. (Interne),