Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
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3465086 | EMC - AKOS - Trattato di Medicina | 2011 | 8 Pages |
Abstract
L'idrocefalo è caratterizzato da un disturbo dell'idrodinamica intracranica del liquor cerebrospinale (LCS), che provoca una dilatazione dei ventricoli e/o degli spazi subaracnoidei. Si tratta, in effetti, di un'entità polimorfa, sia sul piano della presentazione clinica che su quello dell'eziologia. Tipicamente, è abituale distinguere gli idrocefali comunicanti (dove non esiste un gradiente di pressione intracranico del LCS) da quelli che sono non comunicanti (dove un blocco intracranico della circolazione del LCS comporta un gradiente di pressione). Lo sviluppo di esami diagnostici che permettono un'analisi fisiopatologica sempre più sottile sconvolge, tuttavia, questa classificazione, rivelando il suo lato arbitrario. Il trattamento, quando non si rivolge all'eziologia stessa dell'idrocefalo, si basa, il più delle volte, sul posizionamento chirurgico di una derivazione del LCS. L'impianto di materiale estraneo non è, tuttavia, privo di rischi, in particolare infettivi e meccanici. Tecnica più recente, la ventricolocisternostomia endoscopica permette, in alcuni casi, di evitare il posizionamento definitivo di una derivazione interna.
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Authors
D. Chauvet, A.-L. Boch,