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4109507 EMC - Otorinolaringoiatria 2010 16 Pages PDF
Abstract
L'otite cronica colesteatomatosa è spesso qualificata come un'otite cronica pericolosa per distinguerla dagli altri tipi di otite cronica. Questa pericolosità è legata alle proprietà osteolitiche e al carattere evolutivo del colesteatoma, potenziale fonte di gravi complicanze. La diagnosi è principalmente clinica e si basa sul riscontro all'esame otoscopico di squame epidermiche a livello dell'orecchio medio. Il trattamento è chirurgico. Consiste nel resecare il colesteatoma e nell'assicurare, in genere, una ricostruzione dell'orecchio. Esistono due tipi di intervento in funzione della conservazione (o della ricostruzione) o meno del condotto osseo: le tecniche conservative (o ricostruttive) del condotto osseo prevedono una mastoidectomia o una masto-antro-atticotomia con, in genere, una timpanotomia posteriore. Sono le tecniche definite «chiuse» che corrispondono alla canal wall up procedure della letteratura anglosassone; le tecniche con sacrificio del condotto osseo sono le cavità di svuotamento dette, ancora, «timpanoplastiche in tecnica aperta» o canal wall down procedure. La tomodensitometria è divenuta quasi indispensabile per la valutazione dell'estensione preoperatoria. È essenziale nel monitoraggio e permette spesso di eliminare un tempo di revisione chirurgica. La risonanza magnetica (RM) permetterà probabilmente nei prossimi anni di aumentare il grado di affidabilità della diagnostica per immagini. L'otoendoscopio rigido ha ridotto in modo significativo il tasso di colesteatomi residui e rende possibile, in casi selezionati, accessi chirurgici mini-invasivi. Mentre fino ad oggi le cavità di svuotamento erano l'unica opzione di fronte alle recidive, le tecniche di riempimento rappresentano una nuova alternativa.
Keywords
Related Topics
Health Sciences Medicine and Dentistry Otorhinolaryngology and Facial Plastic Surgery
Authors
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