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4236767 Journal of Ultrasound 2012 10 Pages PDF
Abstract

The biceps brachii muscle, which inserts proximally onto the scapula and distally onto the forearm, has several tendons with numerous anatomic peculiarities, which render their sonographic examination highly variable. Proximally, the tendon of the short head of the biceps inserts onto the coracoid process and that of the long head on the superior aspect of the glenoid. The distal biceps tendon is bifurcated, and it generally inserts on the radial tuberosity, around which it rolls during pronation/supination. There is a third distal structure, the Lacertus fibrosus, an aponeurosis that branches off from the medial aspect of the tendon, crossing the median artery and median nerve, and inserting on the superficial aponeurosis of the flexor muscles. The sonographic examination of these tendons focuses on nine separate zones of interest: the glenoid insertion of the long head, its extension to the upper pole of the humeral head, the rotator interval, the reflection to the upper bicipital groove, the bicipital groove, the upper myotendinous junction, the lower myotendinous junction, the distal tendon(s), and the inferior enthesis. Because of their morphological and topographical characteristics, the biceps tendons are subject to a variety of lesions, some of which are frequently misdiagnosed on the basis of clinical findings. Ultrasound plays an important role in detecting and characterizing these lesions. Proper examination of the biceps (the distal portion in particular) is a difficult task that cannot be improvised.

SommarioInserito prossimalmente sulla scapola e distalmente sull’avambraccio, il muscolo bicipite brachiale possiede numerosi tendini, che presentano diverse particolarità anatomiche, rendendo il loro studio ecografico molto “vario”.Prossimalmente, il tendine del capo corto del bicipite si inserisce sulla coracoide; il tendine del capo lungo sul versante superiore della glena. Nella parte distale il tendine del bicipite è bifido e si inserisce, abitualmente, sul tubercolo del radio, attorno a cui si arrotola durante la manovra di prono-supinazione. Oltre a questo tendine bifido, esiste, distalmente, una terza struttura, il “lacertus fibrosus”, aponeurosi che si stacca dal versante mediale del tendine, incrocia l’arteria e il nervo mediano, per inserirsi sull’aponeurosi superficiale dei muscoli flessori.Lo studio ecografico di questi tendini può quindi essere diviso in 9 zone di interesse: inserzione del capo lungo sulla glena, passaggio al polo superiore della testa, intervallo dei rotatori, riflessione alla parte alta del solco bicipitale, solco bicipitale, giunzione mio-tendinea superiore, giunzione mio-tendinea inferiore, tendine(i) distale, entesi inferiore.Considerando gli aspetti morfologici e topografici i tendini del bicipite possono essere all’origine di lesioni molto diverse fra loro, alcune delle quali frequentemente misconosciute all’esame clinico.Il ruolo dell’ecografia nel rilevamento e nella caratterizzazione di tali lesioni risulta quindi molto importante. Occorre tuttavia non sottovalutare il fatto che lo studio del bicipite, principalmente della sua parte distale, è molto difficile e non può essere improvvisato.

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