Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
---|---|---|---|---|
4284586 | EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Generale | 2012 | 25 Pages |
Abstract
I traumi penetranti del torace (o ferite del petto) si definiscono per una penetrazione della cavità toracica da parte di un'arma bianca, un proiettile o un oggetto perforante. Una percentuale di essi che va dal 50% all'80% è trattata con un semplice drenaggio pleurico. I feriti la cui emodinamica è instabile (shock emorragico o tamponamento cardiaco) devono beneficiare di una procedura chirurgica in urgenza con un accesso su un paziente in decubito dorsale che può essere una sternotomia, una toracotomia antero-laterale oppure una sterno-toracotomia bilaterale trasversa, al fine di assicurare il più rapidamente possibile l'emostasi. Nei feriti stabili, il bilancio si basa su una radiografia del torace, un'ecografia, un drenaggio pleurico e un esame TC. Un accesso chirurgico precoce è indicato in presenza di un emotorace iniziale abbondante e/o persistente, di una lesione diaframmatica evidente e di una lesione dilacerata della parete toracica. Un accesso chirurgico può anche essere indicato a titolo diagnostico in caso di sospetto di una lesione cardiaca (sede della ferita tra i capezzoli) o di una lesione del diaframma (sede della ferita sotto i capezzoli). Può anche essere indicato secondariamente davanti a un emotorace mal drenato e a una presenza di bolle persistente, per la rimozione di un corpo estraneo o per un piotorace secondario. In un paziente stabile, la toracoscopia è una metodica di elezione che deve sempre essere discussa. La ricerca di una ferita del diaframma, l'evacuazione di un emotorace residuo oppure la presenza di bolle prolungata sono delle indicazioni ampiamente ammesse per eseguire una toracoscopia. Questa tecnica richiede un operatore esperto e il rispetto di alcune regole tecniche, prendendo sempre in considerazione le condizioni di una conversione in toracotomia o laparotomia. Il trattamento delle lesioni polmonari, che si tratti di un ferito stabile o instabile, deve sempre essere improntato al risparmio del parenchima polmonare, e le exeresi maggiori (lobectomia o pneumonectomie) devono essere assolutamente eccezionali. Le lesioni diaframmatiche devono sempre essere riparate.
Keywords
Related Topics
Health Sciences
Medicine and Dentistry
Surgery
Authors
F. (Chirurgien des Hôpitaux des Armées, Professeur titulaire de la chaire de chirurgie de l'Ãcole du Val-de-Grâce), J.-P. (Chirurgien des Hôpitaux des Armées), G. (Chirurgien des Hôpitaux des Armées),