Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
---|---|---|---|---|
4284618 | EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Generale | 2007 | 8 Pages |
Abstract
I tumori uroteliali dell'alta via escretrice hanno un comportamento biologico simile a quello dei tumori della vescica. I tumori papillari superficiali evolvono raramente verso una malattia invasiva, e questo nonostante un tasso a volte elevato di recidive. Lo sviluppo di tecniche endourologiche ha consentito di approcciare i tumori delle vie escretrici allo stesso modo dei tumori della vescica. Una resezione endoscopica del tumore è realizzabile in modo sicuro ed efficace per vie ureteroscopica o nefroscopica a seconda della localizzazione e delle dimensioni, e con un rischio limitato di disseminazione neoplastica. Un approccio conservativo viene adottato nei casi di tumori superficiali (Ta, T1), di basso grado, senza compromettere la prognosi o la sopravvivenza dei pazienti. Per i tumori invasivi >T2 o di alto grado, la nefro-ureterectomia rimane il trattamento di scelta. Il BCG utilizzato per via intrapielica dopo la resezione percutanea del tumore riduce il tasso di recidiva dei tumori uroteliali, qualunque ne sia il grado. Infine, la letteratura e l'esperienza personale hanno dimostrato che i fattori che influenzano indipendentemente la sopravvivenza dei pazienti portatori di un tumore uroteliale della via escretrice sono il grado e lo stadio del tumore.
Keywords
Related Topics
Health Sciences
Medicine and Dentistry
Surgery
Authors
M.-E. (Professeur adjoint d'urologie), A.-D. (Professor, Chairman of Urology),