| Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
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| 4284644 | EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Ortopedica | 2014 | 13 Pages |
Abstract
L'estensione alla pelvi di un'osteosintesi del rachide è giustificata nel trattamento di alcune neoplasie del rachide o deformazioni severe della cerniera lombosacrale, spesso di origine neurologica. Le condizioni locali sono di frequente sfavorevoli poiché il sacro offre un ancoraggio mediocre, mentre il materiale è sottoposto a uno sforzo notevole. Le osteosintesi lombopelviche sono associate a una maggiore morbilità rispetto alle osteosintesi del rachide. L'osteosintesi può essere fissata unicamente al sacro (fissaggio a vite intersacrale, placca sacrale, tecnica di Dunn-McCarthy) o estesa all'ala iliaca (tecnica di Galveston, fissaggio a vite iliaco). Altre tecniche associano un ancoraggio distribuito tra l'ala iliaca e il sacro con diversi sistemi segmentari (placche sacrali, viti iliosacrali o montaggio segmentario bi-iliosacrale). Indipendentemente dalla tecnica, l'estensione al bacino delle osteosintesi del rachide resta una procedura chirurgica delicata che necessita di uno studio approfondito caso per caso e di una realizzazione tecnica impeccabile. La curva di apprendimento resta difficile, soprattutto nei pazienti fragili, magri, osteoporotici o con anatomia lombopelvica modificata.
Related Topics
Health Sciences
Medicine and Dentistry
Surgery
Authors
M. Bachy, R. Kabbaj, B. Bouyer, P. Mary, R. Vialle,
