Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
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4284648 | EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Ortopedica | 2012 | 11 Pages |
Abstract
La rigidità delle dita è definita come la riduzione dell'arco di mobilità della catena articolare che costituisce il dito. à la complicanza più frequente successiva a un trauma della mano avendo come concause tre fattori negativi: l'edema, il dolore e l'immobilizzazione nella posizione errata. à fondamentale comprendere che un solo dito rigido altera la funzione di tutta la mano. Il trattamento è prima di tutto preventivo: l'elevazione, l'immobilizzazione in posizione protettiva e la mobilizzazione precoce sono molto efficaci e la comparsa di una rigidità è ancora troppo spesso di origine iatrogena. Il trattamento deve avvenire in un centro dedicato che riunisca chirurgo, rieducatore funzionale, ortesista ed ergoterapeuta intorno a un paziente motivato. La riabilitazione funzionale e l'uso di ortesi permettono di evitare la chirurgia in due terzi dei casi. La chirurgia delle rigidità è sempre associata a diversi mesi di utilizzo di un'ortosi. La cattiva reputazione di questo tipo di chirurgia è ben nota ed è preferibile rinunciare in presenza di un paziente poco motivato. In compenso, se si riuniscono tutti gli attori specializzati sono possibili risultati utili al prezzo di molti mesi di riabilitazione funzionale.
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Health Sciences
Medicine and Dentistry
Surgery
Authors
F. (Chirurgien orthopédiste, plasticien),