Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
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4284682 | EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Ortopedica | 2010 | 20 Pages |
Abstract
Le fratture diafisarie delle due ossa dell'avambraccio dell'adulto possono interessare uno o entrambe le ossa dell'avambraccio, così come la strutturo che le unisce, ossia la membrana interossea. Una lesione di tale entità anatomopatologico va a compromettere la pronosupinazione. Esso non può essere conservata se non grozie al ripristino chirurgico dell'anatomia del radio e dell'ulna. L'osteosintesi mediante placca in compressione rimane la tecnica di riferimento. Si tratta della tecnica utilizzata più spesso. L'utilizzo di un chiodo endomidollare delle due osso dell'avambraccio necesslia di condizioni particolari: impianti specifici e fratture particolari. In caso di frattura esposta può essere utile l'utilizzo di un fissatore esterno. La complicanza precoce di queste fratture rimane la sindrome delle logge, soprattutto in caso di trauma a elevata energia associato a lesioni omerali. Le pseudoartrosi sono secondarie a fratture aperte, una stabilizzazione inadeguata o a un difetto osseo non colmato. Vengono trattate associando un'osteosintesi stabile con un autoinnesto spongioso compresso o corticospongioso a incastro fissato o un innesto vascolarizzato libero di perone, a secondo della gravità della perdita di sostanza. Le sinostosi radioulnari post-traumatiche sono frequenti nei traumi che ledono la membrana interossea e le parti molli. Il trattamento comprende l'escissione della sinostosi, mentre gil adiuvanti medici non si sono dimostrati efficaci nell'evitare la recidiva. I calli viziosi, se sintomatici, necessitano di una osteotomia.
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Health Sciences
Medicine and Dentistry
Surgery
Authors
L. Obert, D. Lepage, P. Garbuio,