Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
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4284729 | EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Ortopedica | 2007 | 25 Pages |
Abstract
Negli ultimi decenni, gli obiettivi del trattamento chirurgico delle scoliosi idiopatiche non sono cambiati in modo significativo. In sostanza è migliorata l'abilità del chirurgo di ottenere l'obiettivo desiderato. L'artrodesi vertebrale rimane l'obiettivo finale del trattamento chirurgico. L'artrodesi più o meno estesa del rachide deformato deve consentire di ottenere un corretto bilanciamento del tronco al di sopra del bacino. Un altro obiettivo da conseguire è la derotazione delle vertebre scoliotiche, che contribuisce alla qualità estetica del risultato finale. Dopo lo sviluppo della strumentazione di Cotrel e Dubousset, all'inizio degli anni Ottanta, poche altre tecniche e strumentazioni sono state sviluppate. Le strumentazioni anteriori, l'utilizzo di viti peduncolari e le tecniche di traslazione e di aggancio hanno permesso di migliorare la qualità della correzione tridimensionale della deformazione scoliotica. Le complicanze correlate all'utilizzo di queste tecniche diverse sono sempre possibili, ma possono essere ridotte se le indicazioni, la pianificazione preoperatoria e la perfetta padronanza della tecnica chirurgica vengono rigorosamente osservate. L'obiettivo finale che permette di evitare gli insuccessi è quello di realizzare un'artrodesi di buona qualità su un segmento vertebrale adeguatamente corretto e bilanciato sul piano frontale e sul piano laterale.
Keywords
Related Topics
Health Sciences
Medicine and Dentistry
Surgery
Authors
R. Vialle, P. Mary, C. Glorion,