Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
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4284775 | EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Ortopedica | 2006 | 11 Pages |
Abstract
La mano nell'emiplegia è una mano spastica e paralitica a causa di una lesione neurologica centrale. Occorre distinguere due situazioni cliniche del tutto differenti: la mano della paralisi cerebrale infantile, spesso “chirurgica” e oggetto della quasi totalità degli studi sulla chirurgia della mano emiplegica, e la mano del cerebroleso adulto (in seguito a emiplegia vascolare o a trauma cranico). In questa seconda situazione le indicazioni a scopo funzionale sono molto più rare, a causa dei problemi cerebrali associati che provocano una compromissione delle funzioni superiori. Pertanto, le indicazioni per problemi igienici ed estetici sono frequenti e fanno di questa chirurgia, spesso poco conosciuta ma in grado di migliorare notevolmente la funzionalità globale di questi pazienti, un approccio efficace. Le indicazioni chirurgiche sono basate su un preciso studio clinico della mano, completato dall'utilizzo di blocchi anestetici, dall'elettromiografia e dall'impiego della tossina botulinica. Tali indicazioni devono tener conto non solo del bilancio della lesione, ma anche di un bilancio generale e cognitivo. à quindi possibile distinguere due tipi di mano: una potenzialmente funzionale per la quale il trattamento consente di recuperare alcune possibilità funzionali che, pur non essendo mai complete, consentono di ritrovare una “mano d'appoggio”, e una potenzialmente non funzionale che resta funzionalmente inutilizzabile. Obiettivo della chirurgia è correggere gli squilibri muscolari tra muscoli agonisti e antagonisti e le conseguenti deformità osteoarticolari. A tal fine, si può agire sul nervo (iponeurotizzazione, neurectomia, intervento neurochirurgico) o sul muscolo, rilasciando i muscoli agonisti (disinserzione muscolare, allungamento tendineo) o rinforzando l'azione dei muscoli antagonisti mediante trasposizioni tendinee. La stabilizzazione muscolare del polso, delle dita e del pollice in posizione adeguata si basa su artrodesi e tenodesi.
Keywords
Related Topics
Health Sciences
Medicine and Dentistry
Surgery
Authors
Y. (Professeur de chirurgie orthopédique et traumatologie à la faculté de médecine de Montpellier), P. (Chirurgien, neuro-orthopédiste), J.-N. (Chirurgien de la main et du membre supérieur, attaché à l'hôpital Saint Antoine),