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8558613 EMC - Medicina Riabilitativa 2017 14 Pages PDF
Abstract
In collaborazione con l'intera equipe del servizio di rianimazione, il kinesiterapista partecipa alla valutazione clinica per assicurare la gestione respiratoria e la mobilizzazione precoce del paziente. Il kinesiterapista inizia con la valutazione dei segni di distress respiratorio per identificare la causa di quest'ultimo e orientare il trattamento. Egli tratta l'ingombro bronchiale del paziente utilizzando tecniche di disingombro manuali (modulazione del flusso espiratorio, rieducazione alla tosse) e strumentali (ventilazione con percussioni intrapolmonari, insufflazione/exsufflazione meccanica, aspirazione endotracheale). Inoltre, partecipa alla gestione del paziente ipossiemico e/o ipercapnico attraverso l'introduzione dell'ossigenoterapia e la regolazione appropriata dei parametri ventilatori in ventilazione meccanica tanto invasiva quanto non invasiva. Il comfort respiratorio del paziente e lo svezzamento dalla ventilazione meccanica e dall'ossigeno sono due obiettivi chiave della kinesiterapia respiratoria in rianimazione. Il kinesiterapista inizia precocemente la mobilizzazione del paziente. Egli mira al rinforzo muscolare globale e analitico (per esempio, i muscoli respiratori) per promuovere l'autonomia funzionale e l'autonomia respiratoria del paziente. Per fare ciò, sono indispensabili un approccio multidisciplinare, una limitazione della sedazione e una nutrizione ottimale. I benefici muscoloscheletrici, respiratori e psicologici della mobilizzazione precoce del paziente di rianimazione sono noti. Praticate nella maggior parte dei pazienti in respirazione spontanea o intubati e ventilati, le tecniche di mobilizzazione vanno dalla mobilizzazione passiva al letto alla deambulazione del paziente fuori dalla sua stanza.
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Health Sciences Medicine and Dentistry Orthopedics, Sports Medicine and Rehabilitation
Authors
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