Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
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8617200 | EMC - Anestesia-Rianimazione | 2017 | 16 Pages |
Abstract
Lo sviluppo di un'infezione in un paziente di rianimazione è un elemento di gravità associato a un aumento della mortalità . Il ritardo nella somministrazione di un trattamento antibiotico efficace è un elemento di prognosi negativa. Un quadro di infezione con un rapido deterioramento clinico, una minaccia a breve termine della prognosi vitale, i terreni a rischio particolare, alcuni siti di infezione o l'insorgenza di un'insufficienza multiorgano sono indicazioni per un trattamento antibiotico probabilistico in urgenza. La terapia antibiotica probabilistica deve tenere conto dei batteri abituali e dell'ecologia delle resistenze locali. Il trattamento deve essere rapidamente attivo, in quanto una terapia antibiotica probabilistica inadeguata o ritardata è associata a un eccesso di mortalità . La scelta terapeutica è orientata dall'esame diretto dei campioni batteriologici. Gli elementi relativi al paziente e al suo ambiente permettono di indirizzare la terapia antibiotica probabilistica verso una flora batterica di tipo comunitario o nosocomiale. Il rischio di batteri multiresistenti è notevolmente aumentato in caso di infezione nosocomiale. Il vantaggio di un'associazione di antibiotici è essenzialmente l'allargamento dello spettro antibatterico. La farmacocinetica degli antibiotici nei pazienti di rianimazione è molto alterata, giustificando l'uso di dosi elevate per ottenere concentrazioni efficaci nel sito di infezione e un monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche degli antibiotici. Dopo aver ricevuto i risultati batteriologici, è indispensabile un ritorno alla terapia antibiotica efficace più semplice possibile. Sono rappresentate qui le raccomandazioni recenti per le infezioni più frequenti in rianimazione.
Related Topics
Health Sciences
Medicine and Dentistry
Anesthesiology and Pain Medicine
Authors
S. Malaquin, Y. Mahjoub, P. Montravers, H. Dupont,