Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
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8683408 | EMC - Neurologia | 2018 | 8 Pages |
Abstract
La conoscenza dei gliomi diffusi di basso grado è notevolmente migliorata negli ultimi anni, permettendo una migliore gestione dei soggetti affetti da questa patologia con un guadagno significativo in termini di sopravvivenza e di qualità della vita. Di conseguenza, il numero di donne gravide portatrici di un glioma diffuso di basso grado aumenta. I dati scientifici attuali suggeriscono che la gravidanza influenza la storia naturale dei gliomi infiltranti: il 75% delle pazienti avrà una progressione tumorale radiologica durante la gravidanza, il 40% si deteriorerà clinicamente e il 40% richiederà un trattamento oncologico adiuvante nei postumi del parto. Si deve, quindi, ipotizzare sistematicamente un approccio multidisciplinare nelle donne affette da un glioma infiltrante e che hanno un desiderio di gravidanza, nonché nelle donne gravide in cui si scopre un glioma infiltrante. Nel quadro di un approccio multidisciplinare (neurochirurgico, neuro-oncologico e ostetrico), si raccomandano: un monitoraggio clinico neurologico ravvicinato durante la gravidanza e il post-partum, un monitoraggio radiologico regolare attraverso la risonanza magnetica cerebrale con un follow-up quantificato dell'evoluzione delle caratteristiche tumorali e un monitoraggio ostetrico in ambiente specialistico. Sembra importante sottolineare alle pazienti i punti seguenti: non esistono raccomandazioni di buone pratiche basate su un livello sufficiente di prova, è possibile portare a termine la gravidanza, con la nascita di un bambino sano, la gravidanza può favorire l'evoluzione del glioma infiltrante e il deterioramento neurologico e aumentare, così, il rischio di trasformazione in glioma di più alto grado di malignità , la gravidanza può precipitare la realizzazione di trattamenti oncologici adiuvanti, il che presenta un rischio noto per il feto, e la gravidanza può alterare il controllo delle crisi comiziali oltre ai rischi associati ai trattamenti antiepilettici.
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Health Sciences
Medicine and Dentistry
Clinical Neurology
Authors
A. Roux, J. Pallud,