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8683413 EMC - Neurologia 2017 10 Pages PDF
Abstract
Dall'acquisizione della deambulazione nel corso dello sviluppo fino alla vecchiaia, i disturbi della marcia, come quelli dell'equilibrio e della postura, sono motivi di consultazione medica frequente e specialmente presso il neurologo, il reumatologo e il fisioterapista. L'approccio di questi disturbi si basa principalmente su un'analisi clinica sistematica associata a un esame neurologico completo. La classificazione proposta in questo articolo allo scopo molto pratico di fare diagnosi si basa sul deficit principale del disturbo, equilibrio, deficit motorio e disturbo iper- o ipocinetico, cosa che richiede la conoscenza dei principali fondamenti fisiopatologici della locomozione. Alcuni disturbi etichettati come complessi includono diverse disfunzioni tra cui una dimensione cognitiva. L'identificazione del disturbo specifico della marcia può, in certi casi, avvalersi di una condotta terapeutica adeguata: rieducazione funzionale e trattamento chimico (levodopa) o chirurgico (derivazione ventricoloperitoneale). Le innovazioni in questo settore sono numerose; occorre, in particolare, sottolineare il ruolo che occupa la stimolazione cerebrale profonda che dà, già nei bersagli classici, dei risultati in numerosi campi della patologia del movimento (globus pallidus interno e distonia, nucleo subtalamico e morbo di Parkinson), ma che conosce uno sviluppo diretto ai disturbi posturolocomotori con il bersaglio del nucleo peduncolopontino in relazione diretta con gli studi più recenti di neuroscienze nell'animale e nell'uomo sui centri locomotori.
Keywords
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Health Sciences Medicine and Dentistry Clinical Neurology
Authors
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