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8683415 EMC - Neurologia 2017 14 Pages PDF
Abstract
L'acronimo Cadasil (cerebral autosomal dominant arteriopathy with subcortical infarcts and leukoencephalopathy) si riferisce a un'affezione ereditaria autosomica dominante delle piccole arterie cerebrali, responsabile di infarti sottocorticali e di un danno della sostanza bianca. La malattia è dovuta a mutazioni del gene Notch3, un recettore a livello dei periciti (capillari) e delle cellule muscolari lisce (arteriole) la cui parte extracellulare si accumula con altre proteine della matrice extracellulare all'interno della parete vascolare. Le prime manifestazioni cliniche, osservate in circa la metà dei pazienti, sono gli attacchi di emicrania con aura che iniziano, il più delle volte, tra i 20 e i 40 anni. Gli eventi ischemici sono presenti nel 70-80% dei pazienti e solitamente si verificano intorno ai 50 anni. Si notano anche dei disturbi cognitivi, di importanza variabile: presenti molto presto durante l'evoluzione della malattia, diventano gravi solo tra i 50 e i 60 anni e soprattutto dopo i 60 anni. Si osserva frequentemente un'apatia. La demenza è quasi costante nella fase terminale della malattia. La RM è sempre anormale in un paziente sintomatico ma possono essere riscontrate delle anomalie anche durante la fase presintomatica della malattia, talvolta fin dall'adolescenza. Le lesioni tipiche comprendono i segnali iperintensi della sostanza bianca, i piccoli infarti profondi all'interno della sostanza bianca e dei nuclei grigi, gli spazi di Virchow-Robin dilatati e i microsanguinamenti. La diagnosi di certezza di Cadasil si basa sul test molecolare che mette in evidenza una mutazione caratteristica all'interno del gene Notch3. Negli individui asintomatici imparentati con un soggetto portatore della mutazione, la diagnosi deve essere effettuata nel quadro di un consulto multidisciplinare che associa un neurologo, un genetista e uno psicologo. Non esiste alcun trattamento della malattia la cui efficacia sia stata dimostrata. La gestione globale sul piano psicologico, a livello familiare, la riduzione dei fattori di rischio vascolare, i trattamenti sintomatici e la rieducazione appaiono essenzialmente nel corso del follow-up della malattia.
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