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8805904 EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Plastica¸ Ricostruttiva ed Estetica 2017 10 Pages PDF
Abstract
Le sequele delle ustioni cervicali sono frequenti e invalidanti sia sul piano funzionale che sul piano psicosociale. Esse sono in rapporto con una retrazione, un'ipertrofia, una discromia o una deformazione. Il coinvolgimento del platisma è frequente e aggrava le sequele funzionali. Esso può portare a deficit di estensione del collo nonché a sequele estetiche con perdita di definizione dell'angolo cervicomentoniero. La prevenzione si basa su una gestione rigorosa nella fase acuta nonché su una rieducazione attenta basata sulla contenzione posturale. La precisa caratterizzazione delle lesioni è fondamentale prima di determinare la strategia terapeutica. Il trattamento si basa su un ampio sbrigliamento, che prenda in considerazione il coinvolgimento del platisma nonché l'apporto di una copertura adeguata. Le caratteristiche della cute apportata devono essere quanto più vicine possibile alla cute cervicale in termini di colore, trama e spessore. Occorre privilegiare, quando possibile, l'apporto di cute di regioni vicine, cervicali o sopraclavicolari. L'espansione cutanea è spesso indispensabile in queste indicazioni. I lembi cutanei pre-espansi locali e regionali rispondono particolarmente bene a questi requisiti. Gli innesti di cute totale sopraclavicolari o addominali, espansi o meno, sono una buona alternativa. I lembi muscolocutanei e i lembi liberi hanno un posto limitato nell'arsenale terapeutico per l'uso di tessuti poco adatti alla regione cervicale. La rieducazione postoperatoria è, anche in questo caso, la chiave del successo chirurgico, a prescindere dalla tecnica utilizzata.
Keywords
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Health Sciences Medicine and Dentistry Otorhinolaryngology and Facial Plastic Surgery
Authors
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