Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
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9400918 | EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Ortopedica | 2005 | 5 Pages |
Abstract
Le fratture del condilo omerale laterale sono piuttosto frequenti nella popolazione pediatrica: occupano infatti il secondo posto nella graduatoria delle fratture del gomito più comuni nei bambini. In base alla classificazione di Salter-Harris, tali fratture epifisarie rientrano nel tipo IV. Se composte, possono essere trattate conservativamente mediante immobilizzazione in un apparecchio gessato. Tuttavia, anche le fratture composte sono piuttosto instabili e tendono alla scomposizione secondaria. In caso di scomposizione minima, la frattura può essere trattata mediante pinning percutaneo. Tutte le altre fratture del condilo laterale dovrebbero essere trattate mediante riduzione e sintesi a cielo aperto, utilizzando due fili metallici di Kirschner. Prima di procedere alla riduzione anatomica è indispensabile eseguire una meticolosa dissezione del frammento della frattura. Se sottoposte a trattamento scorretto, le fratture del condilo omerale laterale presentano una percentuale di complicanze elevata. La complicanza più grave è la pseudoartrosi, che determina una progressiva deformità in valgo. La necrosi avascolare è un'altra complicanza del trattamento chirurgico, causata dall'estesa dissezione del tessuto molle, in particolare a livello della superficie posteriore del frammento della frattura. Un trattamento corretto consente di ottenere risultati soddisfacenti, con una percentuale ridotta di complicanze. Tuttavia, anche dopo un trattamento adeguato è possibile che insorgano complicanze minori e disturbi della crescita.
Keywords
Related Topics
Health Sciences
Medicine and Dentistry
Surgery
Authors
H. M.D.,