Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
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9400946 | EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Ortopedica | 2005 | 4 Pages |
Abstract
Nel 1979 Lermusiaux introdusse la tecnica della fasciotomia mediante rilasciamento percutaneo con ago, con risultati promettenti, quale alternativa all'escissione chirurgica della fascia. La tecnica consiste nell'indebolire i cordoni con molteplici punzioni e quindi romperli estendendoli delicatamente. La procedura viene eseguita con un ago da 25 gauge, in anestesia locale, su base ambulatoriale oppure in sala operatoria. Sebbene la procedura sia a cielo chiuso, è facile evitare le strutture tendinee e neurovascolari nel palmo. La fasciotomia mediante rilasciamento percutaneo con ago è più rischiosa per i nervi digitali laterali, distalmente alla piega palmare distale. Nell'esperienza degli Autori, le complicanze maggiori sono molto rare rispetto all'escissione chirurgica della fascia. I pazienti vengono invitati a iniziare la fisio-chinesiterapia attiva senza limitazioni e non è necessaria la riabilitazione formale. Il giorno seguente è sempre possibile riprendere le attività quotidiane. I risultati migliori e più duraturi si ottengono con i cordoni palmari, simili a stringhe, senza nodi, con cute elastica e lieve contrattura interfalangea prossimale. I risultati immediati sono parecchio insoddisfacenti nei casi di aderenze cutanee, in particolare nei cordoni digitopalmari con grave retrazione dell'articolazione interfalangea prossimale. Le forme nodulari di solito comportano recidive, malgrado i buoni risultati immediati; in tutti gli altri casi, la fasciotomia mediante rilasciamento percutaneo con ago è consigliata in quanto si tratta di un trattamento della malattia di Dupuytren semplice, meno pericoloso, meno dispendioso e più comodo per il paziente.
Keywords
Related Topics
Health Sciences
Medicine and Dentistry
Surgery
Authors
R. Bleton, J.Y. Alnot,