Article ID | Journal | Published Year | Pages | File Type |
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9400948 | EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Ortopedica | 2005 | 7 Pages |
Abstract
Attualmente l'inabilità a lungo termine derivata da paralisi dei muscoli che controllano il pollice dipende in parte dai risultati dell'intervento chirurgico eseguito sui relativi nervi periferici danneggiati o divisi. La gestione di questi problemi deve essere presa in considerazione nel contesto di un'inabilità funzionale ed è pertanto possibile effettuare specifici trasferimenti tendinei per migliorare la prensione. Il presente capitolo tratterà soltanto la paralisi dei muscoli tenar. La paralisi dell'abduttore breve del pollice (APB, Abductor Pollicis Brevis) e dell'opponente del pollice (OP, Opponens Pollicis) non creano problemi di gravità tale da giustificare il trasferimento di tendine. Tuttavia, quando è presente anche la paralisi della parte superficiale del flessore breve del pollice (FPB, Flexor Pollicis Brevis), che si riscontra classicamente nelle lesioni del nervo mediano, è utile prendere in considerazione il ripristino dell'anteposizione e della rotazione del primo osso metacarpale. I tendini dell'estensore breve del pollice (EPB, Extensor Pollicis Brevis) e dell'estensore dell'indice (El, Extensor Indicis) sono quelli più utilizzati, occasionalmente integrati dal palmare lungo (PL, Palmaris Longus) e dall'abduttore del mignolo (ADM, Abductor Digiti Minimi). Quando una lesione bassa del nervo dell'ulna provoca la classica paralisi del flessore breve del pollice e dell'adduttore del pollice, si ricorre al trasferimento del flessore superficiale (FDS, Flexor Digitorum Sublimis) dell'anulare. Quando a essere paralizzati sono tutti i muscoli tenar, è importante valutare la gamma di movimento delle articolazioni, in particolare dell'articolazione trapeziometacarpale, oltre alla presenza di qualunque contrattura del primo spazio interdigitale, alla stabilità dell'articolazione metacarpofalangea (MP, MetacarpoPhalangeal) e alla forza del primo muscolo interosseo dorsale, con pinza digitale pulpare tra il pollice e l'indice. In situazioni favorevoli è meglio ricorrere a due trasferimenti, uno per ripristinare l'opposizione (per esempio dell'EPB) e l'altro per consentire l'adduzione (per esempio il trasferimento dell'EI intorno al margine mediale del polso). Se si utilizza soltanto un trasferimento a causa della debolezza di un muscolo motore, allora sarà necessario qualcosa di più robusto, come un flessore lungo superficiale o un estensore lungo del pollice (EPL, Extensor Pollicis Longus) con una puleggia mediale sul lato ulnare della mano.
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Authors
J.Y. (Professor), N. (Chef de Clinique Assistant),