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100112 HOMO - Journal of Comparative Human Biology 2015 13 Pages PDF
Abstract

We report a case of bilateral foot polydactyly and bipartite medial cuneiform in a male individual buried in a Celtic/Roman necropolis (3rd to 1st century BCE) in the city of Verona (Italy). During the construction of an underground garage in the main courtyard of the Bishop's Seminary at Verona between 2005 and 2010, archaeologists uncovered the remains of 174 individuals (108 non-adults and 66 adults). It is thought that these graves could belong to some of the first inhabitants of the urban area of Verona. The individual presented here (US 2807) is a middle-aged male (40–50 years) in a good state of preservation. His estimated stature is 1756 mm (±32.1 mm). This male presents congenital anomalies in the feet and dental agenesis. We believe this to be the only known archaeological case of bilateral postaxial polydactyly with forked (Y) shape, in which both fifth metatarsals are associated with complete bipartition of the left medial cuneiform and partial bipartition of the right one. Polydactyly is fairly common in modern clinical cases but bipartite medial cuneiform is relatively rare; neither of these congenital conditions is well documented archaeologically.

RiassuntoSi presenta lo studio di un caso archeologico di polidattilia e di bipartizione dell’osso cuneiforme mediale in entrambi i piedi di un individuo di sesso maschile. L’inumato è stato rinvenuto durante lo scavo di una necropoli Gallo-Romana di III-I secolo a.C., tenutosi tra il 2005 e il 2010 nella città di Verona (Italia). Durante i lavori di costruzione di un parcheggio sotterraneo nel Cortile Maggiore del Seminario Vescovile di Verona, gli archeologi hanno rinvenuto i resti scheletrici di 174 individui (108 infanti e 66 adulti). L’idea iniziale è che queste sepolture possano appartenere ai primi abitanti dell’area urbana di Verona. Il caso ivi descritto (US 2807) corrisponde a un uomo maturo di 40–50 anni che si presenta in un buon stato di conservazione. La statura stimata è di circa 1756 mm (±32.1 mm). L’individuo mostra anomalie congenite nei piedi e agenesie dentarie. Si ritiene che si tratti dell’unico caso archeologico noto di polidattilia bilaterale post-assiale con biforcazione (forma di Y) del quinto metatarso associato con la completa bipartizione del cuneiforme mediale sinistro e la parziale bipartizione del destro. La polidattilia sembra essere una condizione piuttosto comune nella casistica clinica moderna mentre la bipartizione dell’osso cuneiforme mediale risulta, d’altra parte, relativamente rara; nessuna di queste anomalie genetiche sembra essere ben documentata nel registro archeologico.

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