Parto extraospedaliero e complicanze

Il parto improvviso extraospedaliero è spesso rapido ed eutocico. I punteggi SPIA e Malinas A sono utili strumenti di supporto alle decisioni per valutare il parto imminente. Non bisogna considerare il completamento del parto durante il trasporto. Il posizionamento della paziente deve consentire di far coincidere al meglio l'asse ombelico-coccigeo di impegno e di discesa del bambino e l'asse di spinta uterina più obliquo in avanti. Chi assiste al parto deve essere posizionato al di sotto del perineo per facilitare l'impegno dei diversi diametri del feto nell'asse ombelico-coccigeo. La partoriente deve spingere solo durante le contrazioni fino a tre tentativi per contrazione, in espirazione prolungata, piuttosto che in apnea prolungata con glottide chiusa. Il parto pilotato (5-10 UI di ossitocina per via endovenosa diretta in almeno 1 minuto o per via intramuscolare, fino alla completa fuoriuscita del bambino) è la migliore prevenzione dell'emorragia post-partum. La diagnosi di emorragia post-partum si basa principalmente sull'esame clinico della paziente e sulla vigilanza dell'equipe sanitaria. In caso di presentazione podalica, bisogna aspettare, non toccare, non fare spingere fino a quando il podice non appare alla vulva e non tirare e bisogna semplicemente sostenere il bacino del bambino appena si appoggia nelle mani dell'operatore. Il trasporto della madre e del neonato deve essere sicuro. Occorre stabilire le formalità amministrative e regolamentari. La conoscenza della meccanica ostetrica e una formazione pratica sono essenziali e l'assenza di improvvisazione è la regola.