Malesseri e morte inattesa del lattante

La maggior parte dei malesseri del lattante è benigna e la prognosi è, il più delle volte, spontaneamente favorevole. Le cause più frequenti sono il reflusso gastroesofageo, le apnee ostruttive, le infezioni respiratorie e gli spasmi del singhiozzo. Occorre sospettare alcune eziologie più rare ma potenzialmente gravi, in particolare i maltrattamenti. Un interrogatorio minuzioso dei genitori e un esame clinico ripetuto permettono, generalmente, di orientare la diagnosi. Pochi esami complementari sono necessari in modo sistematico e la loro resa è aumentata se sono orientati dalla clinica. Un ricovero in ospedale è lecito per un monitoraggio, un eventuale complemento di indagini eziologiche e una gestione dell'ansia dei genitori. Dopo le nuove raccomandazioni sul posizionamento del bambino per il sonno, le eziologie dei malesseri e delle morti inattese del lattante (MIL) sono, il più delle volte, distinte. Una MIL è chiamata morte improvvisa del lattante (Sudden Infant Death Syndrome, SIDS) se rimane inspiegabile dopo le indagini, tra cui, in particolare, un'autopsia. L'incidenza annuale in Francia, che è scesa bruscamente dopo le campagne di prevenzione degli anni ′80-′90, è attualmente di 400 MIL di cui 250 SIDS. Le principali indicazioni per la prevenzione sono il decubito dorsale, l'eliminazione del fumo durante e dopo la gravidanza, la messa in sicurezza del letto e della biancheria da letto, la prevenzione dell'ipertermia e l'eliminazione dei fattori che rendono pericolosa la condivisione del letto. Lavori di ricerca attuali permetteranno, forse, di identificare in futuro dei lattanti con particolari fattori di vulnerabilità. La Haute Autorité de Santé ha pubblicato, nel 2007, delle raccomandazioni di gestione in caso di MIL sotto i due 2 anni, per armonizzare le procedure da seguire dalla chiamata al Centro 15 fino al monitoraggio delle famiglie, in particolare per migliorare la comprensione delle cause di morte.