Gestione degli accidenti vascolari cerebrali in fase acuta

Gli accidenti vascolari cerebrali (AVC) costituiscono la terza causa di mortalità e la prima causa di disabilità acquisita nell'adulto. Ogni anno, in Francia, si contano tra i 100 000 e i 140 000 AVC: la metà dei pazienti conserva una disabilità, il 25% di essi muore nei primi mesi che seguono e il 25% dei pazienti recupera senza postumi. All'interno degli AVC, si distinguono gli infarti cerebrali, le emorragie cerebrali, gli accidenti ischemici transitori, le emorragie subaracnoidee e le trombosi venose cerebrali. Classicamente, gli infarti cerebrali rappresentano circa l'85% degli AVC. La gestione degli AVC è molto variabile a seconda del paese e, all'interno di uno stesso paese, a seconda delle regioni. Lo sviluppo di centri specializzati denominati unità neurovascolari (UNV) in Francia e stroke center negli Stati Uniti ha modificato favorevolmente la gestione di questi pazienti. Nuovi strumenti terapeutici dedicati agli infarti cerebrali, come la terapia trombolitica endovenosa o intra-arteriosa in situ, hanno radicalmente modificato il sistema di gestione. Per quanto riguarda le emorragie cerebrali, un utilizzo più standardizzato dei protocolli di antagonizzazione degli agenti anticoagulanti orali che associano la vitamina K ai fattori vitamina K-dipendenti è ancora insufficiente in Francia. L'affermazione delle UNV con il sostegno del sistema di triage e di gestione delle urgenze è necessaria per migliorare la gestione degli AVC in Francia. Questo aggiornamento tratta innanzitutto delle misure da attuare per il miglioramento della gestione iniziale degli AVC, quindi affronta la gestione specifica degli infarti cerebrali, delle trombosi venose cerebrali e delle emorragie cerebrali in fase acuta.