Fondamentali dell'analgesia e dell'anestesia in ostetricia

La Francia è uno dei paesi europei più fecondi, con più di 800 000 nascite ogni anno. Non è, tuttavia, meno interessata da problemi di salute pubblica in rapporto con l'età crescente delle donne gravide: l'aumento del tasso di cesarei (più del 20%), un tasso crescente di prematurità (più 15% in 10 anni) e un tasso di mortalità materna costante (10 su 100 000 nascite), in particolare in relazione con le emorragie del post-partum. Queste constatazioni hanno condotto ai piani nazionali detti «Piani perinatalità» (il primo risale al 1994), volti a riorganizzare l'offerta delle cure in rete. Una conseguenza di questi piani successivi è stata quella di raggruppare l'attività ostetrica su un numero ridotto di maternità nel nostro paese (meno di 600). Nello stesso tempo, l'attività degli anestesisti-rianimatori in queste maternità ha continuato a svilupparsi, come testimonia in particolare il tasso più elevato al mondo di ricorso all'analgesia peridurale per la prova del travaglio. Queste equipe dedicate all'ostetricia realizzano una visita sistematica al termine della gravidanza, permettono di definire i rischi anestetici e di informare sui vantaggi e sugli svantaggi delle differenti tecniche di anestesia e di analgesia per il travaglio, il cesareo od ogni atto complementare, considerando le importanti modificazioni fisiologiche legate alla gravidanza e al parto. Infine, queste equipe gestiscono anche le complicanze del periodo del peri-partum in collaborazione stretta con gli ostetrici e i pediatri. In questo capitolo è affrontato l'insieme di questi punti fondamentali.