کد مقاله کد نشریه سال انتشار مقاله انگلیسی نسخه تمام متن
8725533 1589941 2018 11 صفحه PDF دانلود رایگان
عنوان انگلیسی مقاله ISI
Trattamento chirurgico del rettocele
ترجمه فارسی عنوان
درمان جراحی رکتوسل
موضوعات مرتبط
علوم پزشکی و سلامت پزشکی و دندانپزشکی بیماری‌های گوارشی
چکیده انگلیسی
Il rettocele è definito da un'ernia della parete anteriore del retto. Il più delle volte questa protrusione avviene attraverso il setto rettovaginale. Eccezionalmente, è possibile che la protrusione sia laterale attraverso i muscoli elevatori oppure anteriore nell'uomo dopo prostatectomia, nella loggia prostatica. Le manifestazioni cliniche associate al rettocele sono molteplici: ginecologiche, tipo tumefazione vaginale, eventualmente associata a un prolasso urogenitale, o digestive, tipo ostruzione alla defecazione e, in questo caso, è spesso associato a un prolasso interno del retto. La decisione chirurgica si basa su un bilancio pelvico clinico completo, su un bilancio funzionale e morfologico basato su una valutazione precisa dei sintomi riferiti dai pazienti, su un bilancio radiologico anorettale (defecografia con opacizzazione delle anse del tenue e/o defeco-risonanza magnetica [RM]), su una manometria anorettale e su un bilancio urodinamico. La correzione del rettocele isolato può essere realizzata per via bassa, perineale. La via transanale tradizionale (Sullivan, Khubchandani) permette una plicatura endoluminale della muscolatura rettale e una resezione della mucosa rettale distesa dal rettocele. Essa tende a subire la concorrenza delle tecniche di resezione rettale transanale con graffe (STARR e trans-STARR), anche se questi approcci restano limitati a casi selezionati. L'accesso perineovaginale aggredisce il rettocele dalla sua faccia vaginale (il colpocele): delle borse concentriche e la rimessa in tensione della fascia rettale la riducono; una miorrafia dei muscoli elevatori dell'ano, rispettando il calibro della vagina, rinforza la riparazione e rimette in tensione il pavimento pelvico. La sospensione vaginale al legamento sacrospinoso (Richter) può completare il montaggio chirurgico in caso di associazione a un elitrocele. L'uso di protesi di rinforzo del setto rettovaginale per via perineale è oggetto di dibattiti non ancora risolti a causa di una valutazione ancora frammentaria del rischio di erosione, di infezione e di esposizione del materiale impiantato. Queste tecniche hanno una morbilità essenzialmente locale. I loro risultati funzionali, complessivamente buoni, rimangono dipendenti dal contesto clinico e dalla scelta dell'indicazione chirurgica. La via alta addominale è un accesso alternativo che può essere preferibile quando sono necessarie procedure associate sulla filiera urinaria e/o genitale, per un rettocele che si associa ad altri elementi di prolasso. Essa consente, dopo clivaggio rettovaginale e douglassectomia, di rinforzare il setto rettovaginale con una protesi non riassorbibile e di sospendere senza tensione la faccia anteriore del retto e posteriore della vagina al promontorio lombosacrale. L'approccio laparoscopico è, ora, lo standard per la realizzazione di questa procedura chirurgica di sospensione del piano posteriore della pelvi. Il trattamento chirurgico è indicato davanti a un rettocele sintomatico, quando la rieducazione mediante biofeedback di una dissincronia addominosfinterica e il trattamento medico della stipsi non hanno corretto la compromissione funzionale. In assenza di fattori predittivi del risultato postoperatorio, le pazienti devono essere informate del rischio di correzione incompleta dei sintomi o di insuccesso. Le anomalie associate della statica pelviperineale devono essere identificate durante la gestione di un rettocele e trattate contemporaneamente.
ناشر
Database: Elsevier - ScienceDirect (ساینس دایرکت)
Journal: EMC - Tecniche Chirurgiche Addominale - Volume 24, Issue 1, March 2018, Pages 1-11
نویسندگان
, , , , ,