Ergonomia, cinesiterapia e salute sul lavoro

La medicina riabilitativa ha visto in questi ultimi anni estendersi il campo delle sue competenze. L'ergonomia ne fa parte. Dopo aver ridefinito le differenti forme di attività del settore ergonomico e le qualità necessarie per entrarvi, vengono affrontati i mezzi di cui dispone l'operatore nel suo intervento sul terreno. A partire dall'insegnamento ricevuto nella scuola di formazione dei fisioterapisti, viene affrontata la valutazione delle conoscenze che si debbono acquisire per completare questa formazione iniziale. In effetti, l'ergonomia è un crocevia di tecniche e di conoscenze differenti. Si può immaginare di dare al fisioterapista le nozioni per affrontare le attività di consulente in ergonomia, ma restringerle a delle conoscenze troppo biomeccaniche o troppo fisiologiche rischia di privarlo di una parte importante dei riferimenti utili per la comprensione. L'evoluzione delle patologie professionali, e in particolare l'esplosione in arrivo delle turbe nuscoloscheletriche, consente tuttavia di prendere in considerazione un intervento sempre più frequente dei nostri colleghi nel mondo delle imprese, che viene pertanto presa in considerazione. È un terreno spesso sconosciuto per il professionista della salute. Sembra pertanto interessante dare e precisare gli arcani che consentano di decrittare il modo di funzionamento del mondo industriale e dei servizi, nel quale evolve ogni giorno l'ergonomia. Viene anche affrontata la nozione del posto dell'ergonomia nel mondo ospedaliero. Le riforme e le modificazioni apportate dall'evoluzione delle cure fanno sì che l'ergonomia trovi un ampliamento del campo di applicazione delle sue tecniche professionali. Operatore della salute per definizione, il terapista diventa, grazie al suo ruolo complementare di ergonomo, un operatore nel mondo della qualità.